mercoledì 20 ottobre 2010



Ogni ossessione è giusto che sia coronata da un accadimento conclusivo che ne esalti la puntigliosità e l'insistente reiterazione nel tempo.
Ogni ossessione dovrebbe averla.
Spesso sento anche il mio accadimento dibattersi e cercare la via di manifestarsi:
tutte le innumerevoli facce di pietra,le foglioline,i tronchi,i muschi,le muffe,le ossa,le decomposizioni, le bizzarrie del mondo che ho collezionato dentro di me scuotersi in un tumulto e gridarmi di farle uscire,dargli alla fine una collocazione giusta,monumento degno e celebrativo delle nostre vite passate insieme,in simbiosi.
Così a lungo accarezzate e baciate,coltivate e gelosamente custodite mi interrogano silenziose per sapere se ci saranno opere che le celebreranno degnamente suggellandone l'importanza vitale.
Ed io rispondo:"si,si,abbiate pazienza,arriverà il sogno che ci farà dire fermati sei bello,arriverà il gioco che non farà a meno di nessun giocatore,che raccoglierà tutti ,tutti insieme nella rappresentazione teatrale"
Ma mentre dico questo le braccia mi si fanno stanche e la mente trova che tutto quello che riesce ad immaginare è sempre troppo poco.

1 commento:

  1. Brava, scrivi bene e disegni meglio.
    Le opere di cui parli già esistono... la tua vita è un'opera d'arte... ed è importante continuare a scolpirla, a disegnarla, a modellarla.
    Non farti cadere le braccia, senza le tue braccine sarà difficile continuare a creare le tue opere. A presto. Anonimo inquilino

    RispondiElimina